IL CYBERBULLISMO


ARTICOLO 3

L’uso consapevole di Internet è fondamentale garanzia per lo sviluppo di  uguali  possibilità di crescita  individuale  e collettiva, il riequilibrio democratico delle  differenze di potere sulla Rete tra attori economici, istituzioni e cittadini, la prevenzione delle discriminazioni e dei comportamenti a rischio e di quelli lesivi delle libertà altrui

(Dichiarazione dei diritti di internet”, approvata dalla Commissione diritti e doveri per l'uso di internet e pubblicata il 28 luglio 2015)


Che cos'è?

Il termine cyberbullismo fu coniato dall’insegnante canadese Bill Belsey nel 2002 e ripreso nel 2006 da Peter K. Smith e collaboratori, che proposero la seguente definizione di “cyberbullismo”: “un atto aggressivo e intenzionale, condotto da un individuo o gruppo di individui, usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel corso del tempo contro una vittima che ha difficoltà a difendersi

(Smith et al., 2008).

 

 CYBERBULLISMO

s. m. [der. di cyber, tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia e che è generato da essa; bullysm, prepotenza] - tutte quelle forme di prevaricazione aggressiva, volontaria e ripetitiva, attuate da un singolo o da un gruppo di persone, attraverso mezzi informatici ai danni di una vittima.


Tipologie di Cyberbullismo

Cyberbullismo diretto


= il bullo utilizza strumenti di messaggistica istantanea, diretti esclusivamente alla vittima (es. sms, mms, chiamate, e-mail),  che producono un effetto immediato su di essa

Cyberbullismo indiretto


= il bullo utilizza aree pubbliche della rete (es. social network, blog, forum), all'interno delle quali anche altri utenti possono leggere i messaggi e/o vedere foto e video che il bullo pubblica e che molto spesso assumono un carattere di diffusione virale


I nuovi media

Chat sincrone

Social network

Forum online

Giochi online

Messaggi (con o senza immagini)


Caratteristiche principali del Cyberbullismo

Pervasività ed accessibilità:

il cyberbullo può raggiungere la sua vittima in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. La possibilità di avere i telefonini sempre accesi e spesso connessi ad internet permette al cyberbullo di attaccare la sua vittima ogni qualvolta voglia; 

Persistenza del fenomeno:

il materiale diffamatorio pubblicato su internet può rimanere disponibile online anche per molto tempo; 

Mancanza di feedback emotivo:

il cyberbullo, non vedendo le reazioni della sua vittima ai suoi comportamenti, non è mai totalmente consapevole del danno che arreca: questo lo rende più disinibito e abbassa i livelli di autocontrollo.

Spettatori infiniti:

le persone che possono assistere ad episodi di cyberbullismo sono potenzialmente illimitate. La diffusione in rete è incontrollabile e non avviene con un gruppo di persone definito.

Moltiplicazione di cyberbulli:

la natura online del cyber bullismo permette che siano molti quelli che diventano cyberbulli, anche solo condividendo o promuovendo l’episodio di cyber bullismo, che finisce per replicarsi (ad esempio sulle bacheche dei profili che i ragazzi hanno sui social network) in modo indefinito.

Sottovalutazione degli adulti:

molti ragazzi ritengono che gli adulti non comprendono la portata e la pervasività del fenomeno online.


Soggetti del cyberbullismo

IL Cyberbullo


Protetto da uno schermo di un computer, di un telefono cellulare o di un iPad, il cyberbullo può rivelare la propria identità o navigare in incognito, facilitato da un profilo fake, da un avatar, o da un nickname. Può essere un estraneo o, più frequentemente, una persona conosciuta dalla vittima. Può agire singolarmente o, solitamente, supportato da altri cyberbulli


Conseguenze


I cyberbulli possono essere maggiormente a rischio di: 

Ø  sviluppo di comportamenti antisociali e di problemi relazionali

Ø  delinquenza

Ø  abuso di sostanze

Ø  suicidio.

La Vittima


 

E' il bambino o il ragazzo che subisce prepotenze da un bullo o da un gruppo di bulli. 

Quasi sempre la vittima non conosce l’autore degli atti offensivi nei suoi confronti, per questo sente aumentare la propria vulnerabilità.


Conseguenze


Il cyberbullismo ha effetti negativi sul benessere sociale, su quello emotivo e su quello scolastico delle vittime. Il malessere per le vittime viene spesso espresso attraverso:

Ø  ansia

Ø  bassa concentrazione

Ø  un basso rendimento scolastico

Ø  depressione

Ø  tentativi di suicidio o suicidio

 

 



Azioni tipiche del bullo

 

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI TIPICHE DEL BULLO ON-LINE

Flaming:

messaggi online violenti e volgari, che mirano a suscitare battaglie verbali in un forum;

Harassment (Molestie):

l’invio ripetuto di messaggi offensivi e sgradevoli mirati a ferire qualcuno;

Denigration (Denigrazione):

insultare o diffamare qualcuno online attraverso dicerie, pettegolezzi e menzogne, solitamente di tipo offensivo e crudele, volte a danneggiare la reputazione di una persona e i suoi rapporti;

Impersonation (Furto didentità):

in questo caso l'aggressore ottiene le informazioni personali e i dati di accesso (nick name, password, ecc.) di un account della vittima, con lo scopo di prenderne possesso e danneggiarne la reputazione;

Outing:

condividere online informazioni imbarazzanti, segreti o foto di qualcuno;

Trickery (Inganno):

ottenere la fiducia di qualcuno per poi rendere pubbliche in rete, le informazioni carpite con linganno;

Exclusion (Esclusione):

escludere deliberatamente qualcuno da un gruppo online, per provocare in lui un senso di emarginazione (chat, forum, lista di amici etc.);

Cyberstalking (Cyber-persecuzione):

molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.

 

 

(PISANO L., SATURNO M.E. (2008), Le prepotenze che non terminano mai, in «Psicologia Contemporanea», 210, 40-45)


Dati statistici

SECONDO IL RAPPORTO IPSOS 2014 PER SAVE THE CHILDREN:

 

A) Quattro minori su dieci sono testimoni di atti di bullismo on line verso coetanei, percepiti “diversi”:

 

Ø  per aspetto fisico

67%

Ø  per orientamento sessuale

56%

Ø  perché stranieri

43%

 

 

B) Il bullismo è percepito dal 69% dei minori italiani intervistati come un problema più grave di droga, alcol e della possibilità di subire molestie da un adulto

 

 

C)I social network rappresentano la modalità d’attacco preferita dal cyberbullo (61%), che di solito colpisce la vittima attraverso:

 

Ø  la diffusione di foto e immagini denigratorie

59%

Ø  tramite la creazione di gruppi “contro”

 

57%

 

D) C’è poi il fenomeno del:

 

Ø  “furto” di mail e messaggi privati resi poi pubblici

48%

Ø  l’invio di sms, mms, e-mail aggressivi e minacciosi

52% (che sale al 61% nel caso di femmine preadolescenti)

Ø  diffusione di notizie false sulla vittima

 

58%

 

E) Secondo i ragazzi il cyberbullismo ha conseguenze:

 

Ø  sul rendimento scolastico

38%

Ø  sui rapporti sociali

65%

Ø  sulla salute come ansia e depressione

57% (percentuale che sale al 63% nelle ragazze tra i 15 e i 17 anni).

 

MIUR: Differenze fra bullismo e cyberbullismo

Si ritiene opportuno pubblicare qui di seguito la tabella elaborata dal sito del MIUR in merito alle “Differenze tra bullismo e cyberbullismo”:

 

Bullismo

Cyberbullismo

Sono coinvolti solo gli studenti della classe e/o dell'Istituto;

Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo;

generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo;

chiunque, anche chi e vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo;

i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima;

i cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri "amici" anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo;

le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente;

il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto il mondo;

le azioni di bullismo avvengono durante l'orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa;

le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24;

le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive;

i cyberbulli hanno ampia libertà nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale;

bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima;

percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia;

reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell'atto dell'azione di bullismo;

assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni;

tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza.

sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al "profilo utente" creato.


Materiali didattici utili

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IL Cyberbullsimo: fenomeno e tutele
Un ppt utile per un approfondimento didattico
Cyberbullismo.pptx
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Link utili


No, un attimo. C'è di peggio. Tu hai ragione, il peggio è che continua anche a casa. Non smettono un momento di tormentarti e pensi: non so nemmeno chi sia questa persona, come può dire che disprezza la mia esistenza?

(dal film Cyberbully - 2011)