Commissione bicamerale per le riforme istituzionali:
Presidente: Aldo Bozzi Periodo: 12 ottobre1983 – 29 gennaio 1985 Componenti: 40 |
Questa prima commissione approvò, senza il consenso dell’opposizione del PCI, una revisione che modificava 45 dei 138 articoli di entrambe le parti della costituzione. Tra le novità inseriva la tutela dell’ambiente nei principi fondamentali. Nell’ambito dei diritti dava la portata dell’articolo 21, includeva il diritto d’informazione e le garanzie del cittadino nel processo, introduceva la tutela dei disabili, adeguava l’articolo 39 in materia di sindacati e sottoponeva i partiti a misure di pubblicità trasparenza e partecipazione degli iscritti. La fiducia al governo era data dalle Camere in seduta comune. |
Commissione bicamerale per le riforme istituzionali:
Presidente: Ciriaco De Mita e Nilde Iotti Periodo: 23 luglio 1992 – 7 febbraio 1994 Componenti: 60 |
Dopo 10 anni dalla prima, questa seconda commissione cessò la sua attività con la presentazione di un progetto che toccava 22 articoli e un numero più ristretto di titoli come di governo e ordinamento regionale. Si prevedeva l'elezione parlamentare del Presidente del Consiglio il quale nominava mediante decreto i ministri. È in questa riforma che compare l'invenzione del criterio di ripartizione delle competenze legislativa fra Stato e regioni, seguito a un generale rafforzamento dell’attribuzione delle regioni stesse, compresa la possibilità, di prevedere una forma di governo diversa da quella stabilita in costituzione ma maggioranza dei due terzi. |
Commissione parlamentare per le Riforme Istituzionali Presidente: Massimo D’Alema Periodo: 24 gennaio 1997 – giugno 1998 Componenti: 70 componenti |
La terza bicamerale proponeva alle due Camere una vasta revisione costituzionale della parte seconda. Nonostante i dissensi iniziali si arrivò all’approvazione delle leggi costituzionali 1/1999 e 3/2001. Con questa riforma si passava da un governo parlamentare ad un governo semi - presidenziale con il Capo dello stato eletto dal corpo elettorale affiancato da un esecutivo responsabile solo ed esclusivamente davanti ad un Parlamento riformato solo nella sua funzione legislativa. Altro oggetto di riforma erano progetti legati alla Pubblica Amministrazione, alla Giustizia e alla Corte Costituzionale. |